Propongo un estratto dall’Articolo Accademico presentato al seminario 2nd International Colloquium on Design, Branding and Marketing (ICDBM, 9 e 10 dicembre 2014, Nottingham Trent University – Autori: Prof. Kamel Ben Youssef, Alessandro Barison, Michela Pellicelli).
Il tema del coinvolgimento del cliente nelle attività strategiche aziendali non è nuovo, in particolare si afferma negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso l’idea dell’importanza dell’esperienza del cliente, del suo coinvolgimento emotivo, emozionale, si intensifica il valore del brand a discapito del prodotto, il marchio è fondamentale in quanto concetto che riunisce esperienze e stili di vita (Klein, 2000). Non è più sufficiente concentrarsi sui singoli aspetti del prodotto o della comunicazione, ma su come il prodotto sarà percepito dal consumatore (Bassani, Sbalchiero, 2002).
La competitività aziendale si misura quindi non solo con performance produttive, di management industriale e commerciale, ma anche con parametri di progetto e di mercato evoluti. Nasce l’esigenza di adottare strumenti e processi di innovazione codificati, attraverso il Design Management.
Le imprese competitive sono accomunate da una strategia capace di far entrare lo spirito del design in tutti i processi dell’organizzazione aziendale. Mentre il design resta ancora uno sconosciuto nell’universo delle piccole e medie imprese (Borja de Mezota, 2002). Grazie alla globale progressiva alfabetizzazione riguardo i linguaggi del design e grazie alla diffusione delle nuove tecnologie, strumenti evoluti di design e di marketing divengono alla portata anche delle PMI. Il marketing diviene più efficace se supportato da prodotti e da strumenti di design.
Ma se il design è importante, il Design Management è più importante. Il Design Management opera dietro le quinte, per assicurarsi che lo sviluppo di prodotto avvenga all’interno di una strategia precisa e coerente (Bargellini, 2014). Per ottenere risultati efficaci le PMI devono dotarsi di strumenti sempre aggiornati, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. L’innovazione attraverso il Design Management è una vera e propria miscela che si può riassumere in quattro macro attività: ricerca, analisi, concettualizzazione, sviluppo, ovvero con l’acronimo R.A.C.E. (Research, Analysis, Conceptualization, Execution – Cautela, 2007).
Crowdsourcing e co-creation sono quindi strumenti innovativi di particolare efficacia per le PMI di vocazione artigiana. Se inseriti in un più ampio progetto di Design Management, possono dare competitività all’azienda attraverso azioni tattiche specifiche che riassumono valori estremamente significativi per il mercato, ovvero la partecipazione, lo storytelling, la responsabilità sociale d’impresa, la riscoperta della tradizione e dell’artigianalità.
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