Internet è nelle nostre mani, virtualmente e fisicamente. Possiamo interagire con il mondo da uno smartphone, comunicare, creare. Ci sono diversi livelli di comunicazione e di creazione di contenuti, diversi approcci alla rete e agli strumenti tecnologici.

Semplificando, si può dividere il nostro apporto di contenuti alla rete in tre gruppi fondamentali: social networking, microblogging, blogging.

Il social networking è principalmente dedicato alle relazioni sociali, al tenersi in contatto tra colleghi, conoscenti, amici, familiari. La rete viene utilizzata per facilitare lo scambio di informazioni, sostituisce in parte o totalmente l’utilizzo delle chiamate vocali e degli sms con forme più o meno complesse di chat (a due o più interlocutori, come ad esempio whatsapp), facilitando inoltre lo scambio diretto di contenuti (in particolare le immagini) e di notizie (aggiornamenti personali e link esterni interessanti o divertenti) all’interno di una cerchia comunque ristretta di individui.

Per poter parlare di microblogging e blogging è necessario inserire la componente dell’originalità dei contenuti, espressamente ideati per attivare condivisioni, discussioni, interazioni, in un campo di ricerca o di passione più o meno specifico, ed è necessario ampliare la platea a cui questi contenuti vengono rivolti. I contenuti possono essere non originali, risultato di ricerche e attività di rete con altri individui (link a fonti esterne, citazioni) oppure espressamente creati per esprimere la nostra opinione o il nostro talento (testi scritti, immagini, video ecc.). Questi contenuti, grazie alle interazioni tipiche della rete, provocano nuove connessioni e fonti di discussione, stimoli per la creazione di ulteriori contenuti.

La differenza tra blogging e microblogging è nel livello di approfondimento del materiale pubblicato. Spesso questo limite è dato intrinsecamente dallo strumento utilizzato. Pinterest è principalmente dedicato alla realizzazione di archivi di immagini raccolti in gruppi tematici dalla rete e condivisi con i nostri contatti. Con Instagram si privilegiano foto direttamente pubblicate dal blogger, con Twitter la precedenza è data alla condivisione di novità, notizie, pensieri, link. Facebook è una forma intermedia che può essere utilizzata sia per attività di microblogging sia per attività di blogging non troppo strutturato. È possibile limitarsi a testi brevi, immagini, link, oppure approfondire con testi articolati, raccolte di immagini e link dettagliatamente analizzati. Tutti i social network citati, per la loro stessa natura social, sono principalmente utilizzati dalla maggior parte degli utenti per attività di social networking, è la tipologia di contenuti che scegliamo di condividere (il nostro “progetto editoriale”) a renderli piattaforma di blogging/microblogging.

La differenza tra social networker e blogger è l’approfondimento e il fine ultimo dell’attività di condivisione. Il social networker condivide per mantenere attiva e dinamica la relazione con il suo più o meno ristretto gruppo di contatti consolidati, il blogger cerca attraverso la dinamicità della rete di ampliare le sue conoscenze e di aumentare la sua rete di contatti, in particolare su tematiche specifiche. Infine ci sono piattaforme di blogging (WordPress, Google Blogger, Medium, ecc.) che permettono la gestione di un proprio personale sito di approfondimento, permettono per così dire di realizzare un nostro magazine online. Posso utilizzare queste piattaforme anche come diario personale, senza trattare un tema specifico, in questo caso torniamo a parlare di qualcosa più vicino ai temi di social networking.

Il mondo della rete è molto fluido e non ci sono regole così ferree, difficile tracciare confini netti e precisi. Inoltre nella rete non c’è un rapporto tradizionale tra gli individui (verticale, piramidale), ma piuttosto un rapporto orizzontale, paritetico, insomma regna l’understatement. Inoltre è normale per un blogger parlare anche della sua vita quotidiana ed è normale per un social networker approfondire talvolta qualche tematica di suo interesse.

Nella rete è facile criticare ed è facile commettere errori. Più complesso (e faticoso) è creare contenuti di valore, essere propositivi, lasciare spazio al dialogo e mettersi in contatto con persone interessanti. Non ci sono esami o certificati che attestano lo status di blogger, ma se vuoi esser certo di esser preso sul serio come tale, devi esprimerti al meglio degli strumenti che offre la rete, con profonda passione, curiosità, autorevolezza, e, soprattutto, indipendenza.